Il tema sarà l’azione locale per il clima
L’adozione dell’Accordo di Parigi ha rappresentato un punto di svolta nei negoziati internazionali sul clima, introducendo un nuovo ambito di riferimenti e obiettivi, valido per tutti i paesi e volto a intensificare la cooperazione sul piano internazionale. Tuttavia gli sforzi ambiziosi promessi non stanno raggiungendo gli obiettivi identificati dalla scienza e incarnati dall’Accordo. Come certificato dal Rapporto speciale dell’IPCC sugli impatti del riscaldamento globale dovuti a un amento delle temperate di un 1,5 gradi e da altri studi, l’effetto aggregato degli obiettivi nazionali (NDC) per la riduzione delle emissioni di gas nocivi non è ancora coerente con un percorso verso un mondo con una riduzione “ben al di sotto dei 2 gradi” o con il più ambizioso obiettivo di 1,5 gradi.
Secondo l’UNEP, per garantire che tali obiettivi siano raggiunti, è necessaria una rapida e ampia trasformazione dei sistemi energetici e industriali da parte dei paesi, così da ottenere nel 2030 un taglio di almeno il 45% delle emissioni di gas serra, rispetto ai livelli del 2010. Tuttavia, poiché è improbabile che tale cambiamento venga realizzato solo da azioni pubbliche è necessario ribadire l’importanza degli “attori non statali”, in particolare delle grandi città. Rapporti recenti mostrano che oltre il 55% della popolazione mondiale vive nelle aree urbane e tale quota potrebbe aumentare fino a quasi il 70% entro il 2050. Di conseguenza, sarà essenziale che le città promuovano proprie politiche di resilienza e mitigazione, per garantire ambienti urbani più sani, ridurre le loro emissioni di gas serra e prepararsi agli impatti del cambiamento climatico.
Negli ultimi anni, sono state realizzate diverse iniziative per creare reti di città e comunità locali impegnate nel campo dei cambiamenti climatici. Tra queste, va ricordato il nuovo Patto dei sindaci per il clima e l’energia, che sostiene le autorità locali nei loro sforzi di mitigazione, adattamento e gestione sostenibile dei rifiuti. Tuttavia, le città, in particolare le piccole città e le comunità locali, in molti casi hanno dovuto affrontare notevoli sfide tecniche e finanziarie nell’attuazione delle politiche utili ad affrontare il cambiamento climatico. Sono quindi necessarie soluzioni nuove e innovative, pur riconoscendo l’importanza della conoscenza e dell’esperienza delle popolazioni locali e indigene nel vivere in armonia con la natura.
Recentemente sono emerse anche nuove sfide, in particolare in seguito allo scoppio della pandemia, che ha colpito in modo significativo la vita e la mobilità nelle città. Secondo UN Habitat, le aree urbane (e in particolare le città connesse a livello globale) sono state i primi epicentri di COVID-19, rappresentando quasi il 95% dei casi confermati.
A tale fine sono state avviate ulteriori iniziative, come la task force “C40’s Global Mayors COVID-19 Recovery Task Force”, volta a migliorare la salute pubblica, ridurre le disuguaglianze e affrontare la crisi climatica. I legami tra sostenibilità e sviluppo urbano diventeranno sempre più rilevanti nel 2021, Anno internazionale dell’economia creativa per lo sviluppo sostenibile. Nel 2021 si svolgeranno anche una serie di eventi internazionali incentrati sulle città, tra cui il Summit delle città mondiali e il Congresso mondiale dell’ICLEI (Local Governments for Sustainability).
Il webinar
Il webinar di febbraio fa parte della # Youth4ClimateLive Series: un programma esclusivo di nove webinar dinamici e stimolanti con contenuti creativi, dedicati ai giovani e promosso dal Ministero italiano dell’Ambiente nell’ambito delle iniziative organizzate per la preparazione della Pre-COP26, che si terrà a Milano alla fine di settembre 2021.
L’incontro sarà incentrato sul ruolo delle città e delle comunità locali nella lotta al cambiamento climatico, nonché ai modi per migliorare ulteriormente il ruolo e l’azione delle città a livello globale. Inoltre, verranno discusse possibili soluzioni per promuovere la partecipazione dei giovani e delle popolazioni indigene a livello locale.
Quello di febbraio sarà l’ultimo incontro #Youth4ClimateLive Series e il webinar terminerà con alcuni messaggio speciali da parte degli attori chiave della COP26.
Moderatori
- Salina Abraham, presidente uscente dell’International Forestry Students’ Association
- Ahmed Badr, scrittore, artista multimediale, imprenditore sociale, Fondatore di Narratio ed ex rifugiato iracheno
Messaggi video
- Roberto Cingolani, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
- Alok Sharma, Presidente COP26, Regno Unito
- Maimunah Mohd Sharif, Executive Director, United Nations Human Settlements Programme (UN-Habitat)
- Patricia Espinoza, Executive Secretary, United Nations Framework Convention on Climate Change (UNFCCC)
Partecipanti
- Giuseppe Sala, sindaco di Milano, Head of C40’s Global Mayors COVID-19 Recovery Task Force
- João Henrique Campos, sindaco di Recife, Brasile
Giovani speakers
- Sarah Farheen Khan, Programme Assistant, International Centre for Climate Change and Development (ICCCAD), Bangladesh, Country Co-coordinator, YOUNGO
- Lodovica Cattani, Local COY, Conference Of Youth on climate change, coordinator per l’Italia, COY16
- Neeshad Shafi, Co-Founder, Arab Youth Climate Movement Qatar (AYCMQA)
Youth4ClimateLiveSeries
L’appuntamento fa parte della Youth4ClimateLiveSeries, un programma di webinar dinamici e stimolanti dedicati ai giovani, ideato dal Ministero dell’Ambiente, della Terra e del Mare in collaborazione con Connect4Climate-World Bank Group e l’Ufficio dell’Inviato del Segretario Generale per i Giovani. L’obiettivo è portare proposte concrete ai negoziati sul clima dell’UNFCCC (la prossima conferenza delle parti si terrà a novembre 2021 a Glasgow).
Per registrarsi
https://youth4climate.live/register
Per rivedere gli incontri precedenti
https://www.youtube.com/playlist?list=PL9R0MYGYsvktTHzxKY9KjGcKLIsqyjwyz
Per approfondire – Milano 2021
https://www.minambiente.it/pagina/verso-la-cop26-conferenza-preparatoria-ed-evento-giovani-youth4climate-driving-ambition