Lo studio condotto da Arpa Lombardia ha portato a individuare un valore di portata minimo da garantire al torrente Spoel in grado di assicurarne la continuità fluviale. Questo, in sintesi, quanto è emerso dalle campagne eseguite dal 2016 dall’Unità Operativa “Usi Sostenibili delle Acque” di Arpa Lombardia per misurare la portata del corso d’acqua di Livigno (So), nell’ambito della Commissione di vigilanza italo-svizzera per la derivazione delle acque dello Spoel.
Parte delle acque dello Spoel, torrente che scorre naturalmente verso il territorio svizzero per confluire nell’Inn e quindi nel Danubio, vengono prese e convogliate tramite un canale di derivazione nei serbatoi di S. Giacomo e di Cancano, in Val di Fraele (Alta Valtellina), nel bacino idrografico dell’Adda e quindi del Po. Le derivazioni sono soggette a una convenzione internazionale che supera gli obblighi previsti in Lombardia sul deflusso minimo vitale e su quello ecologico. Per garantire la continuità fluviale nell’alveo durante i periodi di derivazione, i rappresentanti italiani e svizzeri si sono accordati per consentire dei rilasci volontari da parte del gestore italiano dalle proprie opere di presa in modo da poter effettuare i rilievi necessari.
Arpa Lombardia ha quindi realizzato un sistema di monitoraggio attraverso l’installazione di alcune stazioni fisse (3 nel 2024) che registrano i dati di altezza idrometrica in continuo. Per trasformare i dati in valori di portata sono state effettuate campagne di misura per realizzare le scale di deflusso nelle relative sezioni. Nel corso del 2024 sono state eseguite 15 misure di portata sia con un correntometro a guado sia utilizzando il metodo della diluizione salina e conducibilità.
Lo studio ha evidenziato che la presenza della continuità fluviale dipende da più cause. Da un lato lo stato iniziale del torrente, dall’altro il quantitativo dell’acqua e la durata del rilascio, ma anche l’aumento della risorsa idrica dovuto a eventi piovosi. Inoltre, la continuità fluviale dipende sia dal grado di impermeabilità del fondo alveo, in relazione al sedimento presente, sia dai lavori di rimodellazione dell’alveo o delle operazioni di sghiaio del letto del fiume.
La Commissione di vigilanza italo-svizzera per la derivazione delle acque dello Spoel
L’organismo congiunto monitora e gestisce l’uso delle acque del torrente Spoel, assicurandosi che le attività idroelettriche e altre utilizzazioni siano conformi agli accordi internazionali. L’accordo del 1957 tra Italia e Svizzera regola l’uso comune delle acque del torrente e ha consentito al concessionario italiano la derivazione delle acque del torrente e al derivatore svizzero la costruzione di infrastrutture idroelettriche come la diga di Ponte del Gallo e il serbatoio di Livigno. Arpa Lombardia gestisce la stazione di S. Giacomo di Fraele per misurare le acque derivate. La stazione è dotata di sei idrometri: due di Arpa e altrettanti di A2A (concessionario italiano) e dell’Ufficio federale dell’ambiente (Svizzera). L’Agenzia valida i dati e li fornisce alla parte svizzera, garantendo il rispetto della Convenzione.